Da allora, ogni giorno ho cercato di diventare il tipo di uomo che si sarebbe fidato di sua moglie, il tipo di padre che mio figlio meritava. Faccio volontariato in un centro di supporto familiare, aiutando gli uomini che lottano con dubbi e paure. Racconto loro la mia storia, non per pietà, ma come monito.
Perché il dubbio, una volta che prende piede, cresce come un incendio. Consuma tutto – amore, fiducia, famiglia – finché non rimane altro che cenere e rimpianto.
Vivo con quel rimpianto ogni giorno.
Ma vivo anche con la speranza: la speranza che un giorno, quando mio figlio sarà più grande e pronto, sentirà la verità. Non per scusarmi, ma per capirmi.
Spero che sappia che l’ho amato, anche quando ero troppo distrutto, troppo orgoglioso e troppo cieco per vederlo.
