Non li ho fritti ma sono venuti buonissimi: i puparurielli più buoni di sempre, non ne è rimasto nemmeno uno!

Certe ricette non te le scordi più, anche se sono fatte con quattro cose. Anzi, proprio perché sono fatte con quattro cose, ti restano addosso. Questi puparurielli, o friggitelli per dirla più semplice, sono uno di quei piatti che a casa mia comparivano d’estate come per magia. Bastava che mia madre rientrasse dall’orto — o dal mercato — con quel sacchetto verde e lucido, e sapevo già che a pranzo ci sarebbe stato quel profumo lì: aglio, olio buono, pomodorini dolci e basilico spezzato con le mani.

L’unico problema? Li friggeva. E vabbè, erano buonissimi, eh. Però da quando ho iniziato a mangiare più leggero (e a digerire un po’ meno bene l’olio in eccesso), ho cercato di rifarli in una versione sana, senza friggerli, ma senza perdere il gusto.

E devo dire che il risultato mi ha sorpreso. I friggitelli restano teneri, saporiti, con un fondo di pomodoro succoso che si mangia col pane, e il basilico alla fine che profuma tutta la cucina. In più è una ricetta vegana, leggera e senza glutine: ti fa sentire bene mentre la mangi, e anche dopo. E sai cosa? È pure meglio il giorno dopo, tipo la caponata o il ragù.

Puparurielli napoletani, i friggitelli saltati con pomodorini e basilico: il contorno dell’estate

 

Tempi

  • Preparazione: 10 minut