Per generazioni, i cuochi casalinghi hanno aggiunto ciecamente acqua al riso, sperando nel meglio, solo per ritrovarsi con chicchi mollicci, appiccicosi o poco cotti. E se vi dicessimo che esiste un metodo infallibile che elimina ogni dubbio e offre ogni volta un riso di qualità da ristorante?
Questa tecnica rivoluzionaria non si basa su misurini o vaghi “test delle nocche”. Al contrario, sfrutta la scienza dell’assorbimento del riso per risultati impeccabili. Che stiate cucinando riso jasmine, basmati o per sushi, questo metodo trasformerà i vostri piatti.
Perché il tradizionale rapporto acqua-riso non vi convince
La maggior parte delle ricette consiglia di utilizzare un rapporto riso-acqua di 1:2, ma questo è un grave errore. Perché?
✅ Le varietà di riso assorbono l’acqua in modo diverso: il riso a chicco corto ha bisogno di meno acqua rispetto a quello a chicco lungo.
✅ Il lavaggio altera l’assorbimento: il risciacquo rimuove l’amido, modificando la quantità d’acqua che il riso assorbe. ✅ Riso vecchio vs. riso nuovo: il riso vecchio è più secco e richiede un po’ più di umidità.
Il risultato? Consistenza incoerente, grumi appiccicosi o pezzi croccanti e poco cotti.
Il metodo di cottura del riso infallibile (non servono misurini!)
Passaggio 1: Lavare il riso correttamente
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